Nato a Lecco nel 1972, lombardo è laureato in Economia Politica. Giornalista pubblicista dal 2017, ha lavorato nell’ambito della comunicazione, pubblicità, consulenza aziendale e sanitario.
Musicista e compositore, paroliere (anche in inglese per gli EP dei Machiladora) ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie “Sottovoce” nel 2018 (Puntoacapo Editrice). Altre sue poesie sono presenti in antologie come “Il fiore delle lacrime” a cura di V. Guarracino e “Parole nella rete” a cura di P. Gambi.
Di lui Vincenzo Guarracino ha scritto “Ci sono dei versi belli e qualcuno perfino memorabile, in questa svelta silloge di poesie di Andrea Testa […] È questo lo spirito generale della raccolta: un gioco di sentimenti dichiarati ed esibiti con la convinzione di poterli dire”.

Paolo Artale nella nota di presentazione della silloge afferma: “Sottovoce di Andrea Testa è uno di quei libri che assomigliano alla soglia di una casa non conosciuta, la quale si passa in punta di piedi per troppa paura di essere indiscreti”.

Alessandra Corbetta ha commentato: “La raccolta di poesie di Andrea Testa vuole porsi al lettore, così come il titolo lascia facilmente presagire, con un approccio inusuale, soprattutto se si considerano le modalità comunicative moderne in cui lo stramazzo, l’urlo e il caos sonoro sembrano essere le forme privilegiate per dire di sé, per imporsi all’altro. Testa, invece, sussurra e bisbiglia, lasciando alla controparte la decisione se ascoltare o meno”.

Lorenzo Morandotti sul Corriere di Como ha titolato: “Andrea Testa, quando la poesia dà voce all’anima – definendo Sottovoce – Diario in pubblico a passi felpati, in forma di poesia, scritto con padri nobili nel cuore del calibro di Guido Gozzano, Sandro Penna e Clemente Rebora […] i suoi versi introspettivi e capaci di parlare a tutti, senza oscuri effetti speciali, danno voce allo spirito del tempo”


La Poesia Sottovoce
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